mercoledì 14 ottobre 2009

DONARE E' VITA OLTRE LA VITA

Una piccola sala consiliare di un Comune agricolo della bassa:Colturano.Al centro lo stendardo con lo stemma raffigurante una cicogna. Quale immagine più bella per una serata dedicata alla vita.

Racconto di quando ,….era l’8 di agosto del 2006,vengo inserito in lista di attesa. Aspettavo con ansia questo momento,ma quando arrivò,mi sentì improvvisamente fragile e indifeso. La percezione degli accadimenti cambiò improvvisamente;ciò che prima erano i sintomi della mia patologia,improvvisamente diventarono i segni della vita che se ne andava e di notte,il respiro affannoso diventò la voce della morte che ,prepotente,era entrata nella mia vita. Poi ,improvvisamente arriva il cuore nuovo. Ero in ospedale ai Riuniti di Bergamo l’11 dicembre,e quel giorno dovevo essere dimesso. E invece…Erano le 6/7 del mattino e..:”sig Alongi,da questo momento lei deve stare a digiuno completo”Qualcosa che mi coinvolgeva da qualche parte stava accadendo. Pensieri di serenità occuparono la mia mente:”qualcuno,finalmente,si preoccuperà di me”,pensai. E poi alle 16/17 entro nel blocco operatorio da cui esco alle 8,40 del giorno dopo. Un cuore nuovo,presumibilmente di una donatrice giovane ,batteva forte accanto al mio ormai stanco ma sempre dignitoso. Un “piccolo grande uomo “,con la sua magia per ben tre volte era entrato quella notte nel tunnel in cui la morte mi aveva trascinato,per prendermi per i capelli e portarmi fuori alla luce della vita. Era il dott.Gamba quel uomo. Questa è la mia storia fantastica,ma vera .

Oggi sono un uomo rinato,forte,più romantico e rivoluzionario di prima.Ma non posso dimenticare Pier,Renato che non ce l’hanno fatta e Antonella e Mauro che attendono disperati da più di 2 anni. Ecco perché non riesco a godere fino in fondo di questa nuova vita.
Avvertivo tensione nella gente che mi ascoltava,ma io non vedevo nessuno perché in realtà io non ero in quella sala;rivivevo quei momenti laddove essi si erano verificati tre anni fa.
Poi ,illustro alcuni dati sui trapianti,le donazioni,le opposizioni,e soprattutto sulle liste di attesa. Circa 300 uomini e donne muoiono in una attesa senza fine per mancanza di organi. Quale ingiustizia! “Ma che senso ha”grido, “lasciare i nostri organi nel nulla quando possiamo far rinascere la vita a tante persone sofferenti e con loro rinascere”. Il dott.Cossolini spiega come meglio non potrebbe il concetto di vita e di morte sotto gli aspetti clinico e legislativo e ,ascoltandolo,mi chiedo come mai la gente possa aver ancora dubbi. Eppure…Io parlo del problema della informazione che manca e dei pregiudizi della gente rispetto alla sanità pubblica indotti dalle reiterate campagne di disinformazione e delegittimazione che certi media,per ragioni inconfessabili conducono con una palese disonestà culturale. E ancora parlo dei motivi culturali che ci allontanano dal donare:questa concetto dell’uomo “fisico” al centro di tutto dimentichi che ne siamo una piccola parte e che siamo soprattutto pensiero,comportamento,valori. Ed ecco che ci allontaniamo da tutto ciò che contrasta questa visione:dal tempo che passa e soprattutto dalla morte e con essa dalla donazione di organi. E ancora, accenno con altrettanta forza al degrado di questa società che vede l’indifferenza,l’egoismo,la paura dominare il nostro quotidiano .Ci chiudiamo nei nostri fragili castelli di vetro e poco importa se 300 persone muoiono in una estenuante attesa di un organo. E poi parlo della legge 91/99 mai entrata in vigore e delle regole attuali. Dal “silenzio assenso informato “ al “assenso/dissenso esplicito” senza la benché minima campagna di informazione .L’uomo ,la nostra cultura hanno le loro responsabilità ,ma il legislatore e i mezzi di informazione non sono da meno. Tutto questo ed altro ho detto quella sera .

E concludo proiettando una immagine cruda:io provato nel fisico e nello spirito dopo 20 giorni dal trapianto e l’invito implicito di confrontare quell’immagine con l’uomo forte che stava loro parlando. Dico che non c’è nessun miracolo in quella trasformazione ,ma più semplicemente il risultato di una alleanza formidabile tra il Cielo,la Scienza e i suoi protagonisti ,e l’affetto dei miei cari che mi hanno assistito nei momenti difficili. Ma dico anche che questa alleanza avrebbe fallito se sopra ogni altra cosa non ci fosse stato un gesto di immenso amore di una ragazza sconosciuta che ha voluto donare il suo cuore.Lei vive in me.

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