giovedì 20 gennaio 2011

Sono stanco di questi silenzi,troppo stanco!

7 gennaio 2011. C’è una donna con un pancione all’ottavo mese di gravidanza. E’ affaticata, dolorante; esce da una visita all’Ospedale…. ; il bambino potrebbe nascere a giorni. L’accompagna il marito. Fa freddo, la coppia abita in un paese vicino ma …senza macchina è un bel pezzo di strada. L’uomo chiede ad un tassista che trova nei pressi dell'ospedale di poter essere accompagnato a casa ma questi nega il trasporto. Sarà per via della barba dell'uomo o del lungo abito nero della donna...Non rimane che mettersi in cammino a piedi. La donna per due volte non può trattenere la pipì arrivando a casa fradicia ma…finalmente è a casa……… Scusa M. se ancora prima di nascere ti complichiamo la vita. Ti aspettiamo. Non sappiamo quale futuro ti aspetta in questa nostra Italia ma sappiamo di avere anche noi una grande fetta di responsabilità. Scusa! (da un Blog locale)

PS: Caro M.,
cari bambini, giovani, ragazzi ,vecchi, emarginati, dimenticati, violati, negati; cari tutti voi. Perdonateci se potete.
Non siate troppo severi con le nostre debolezze e le nostre colpe figlie di un mondo che rotola su una china senza fine. Solo voi, non noi, potete fermare la sua corsa .Voi con le vostre urla inascoltate di dolore. Non nascondetevi, mettete da parte il vostro pudore di esseri “fragili”, mostratevi a noi senza vergogna, alzate lo sguardo, dignitosi volgetelo sul nostro, mostrateci le vostre ferite, urlateci il vostro dolore. Siate forti perché da noi avrete solo sorrisi di scherno e indifferenza. Siate tenaci perché prima o poi, lo so, lo spero, uno squarcio di luce, piccolo, incerto apparirà oltre il muro della nostra indifferenza.
E noi ?
Siamo tutti “morti dentro” che camminano su quel mondo che rotola su quella china, ciechi e sordi a quegli sguardi sofferenti a quelle urla di dolore , incapaci di cogliere la bellezza del Creato e del suo Signore. Il nostro sorprenderci, indignarci, schifarci rispetto a tali violenze, chiusi nei nostri castelli di carta , sono solo alibi per le nostre colpe. Colpe imperdonabili che, illusi, cancelliamo nei nostri silenzi incapaci di agire, di cambiare noi stessi e il corso degli eventi; di provarci almeno. Le nostre stesse preghiere e le nostre lacrime sempre più rare sono anch’esse alibi per le nostre colpe e omissioni. Sono stanco di questi silenzi, troppo stanco!

domenica 19 settembre 2010

Vendola:un magnifico "visionario"

Caro Vendola,
sono Guerriero Alongi, 62 anni, residente alle porte di Milano, ex "stupido"dirigente di una multinazionale, in pensione da 5 anni, cardiotrapiantato da quasi 4 anni, osservatore non più distratto delle vicende umane, della natura, della società e delle sue dinamiche. Prima, prima del trapianto intendo, ero uno dei tanti, lontano dai valori morali ed etici della vita. Politicamente, mutuando con rispetto ma acriticamente i valori del fascismo molto radicati nella mia famiglia di origine, sono stato prima di destra, poi di centro destra. Ora, insoddisfatto e confuso, mi sento lontano da ogni idea e/o schieramento politico convenzionali ma , per contro , molto vicino alla “famiglia umana”. Ed è un gran bel sentire! L'esperienza del trapianto , straordinaria in tutte le sue fasi soprattutto le più sofferte, mi ha dato una ritrovata sensibilità , aprendomi orizzonti prima sconosciuti al di là dei quali , purtroppo, ora vedo tanta sofferenza ed emarginazione e sento grida di dolore di tanta povera gente, giovani senza futuro, vecchi indifesi alla mercè di quattro “sepolcri imbiancati” della vecchia politica spinti dall'egoismo e al soldo dei poteri forti di questa società cialtrona senza più valori. Questo sono io oggi. Perchè le scrivo? Ho avuto modo di ascoltarla in occasione di qualche talk show, intervista, di leggere qualche suo scritto e sono rimasto “attratto” dalle sue idee, dal modo discreto e mai aggressivo di esporle, del rispetto verso l'interlocutore di turno, dal suo frequente richiamo ai valori cristiani, dal garbo del suo pensiero. Finalmente un “visionario” mi sono detto ed eccomi qui a condividere con lei i miei pensieri informi e le mie domande senza risposta. Sono stanco di questa società del solo “fare” dominata da approcci ragionieristici senza più attenzione all'”essere” , inteso come comportamenti, pensieri, valori. Io non so se abbiamo superato il punto di non ritorno, ma so per certo che la situazione è così compromessa che solo uomini coraggiosi e “incoscienti” come lei possono forse dare una scossa a questo mondo alla deriva. Vada avanti caro Vendola, non si lasci intimidire, abbatta i muri che sempre più alti la vecchia politica e i suoi protagonisti dalle idee datate le costruiranno attorno, rifugga la violenza, l'intolleranza, non dimentichi i valori cristiani nel rispetto della laicità del nostro sistema. Cercheranno di “massacrarla” in tutti i modi, di invischiarla in vicende torbide, di isolarla , di delegittimarla. Nel tempo a venire seguirò il suo “racconto” con attenzione e sono certo che esso si svilupperà nel solco appena tracciato con l'auspicio che esso possa avere il “lieto fine” che merita per lei e per tutti noi. Tenga duro e se dovesse sentire una stanchezza insopportabile addosso e avere la tentazione umanamente comprensibile di mollare tutto, non cerchi rifugio nella sua coscienza. Se capisco ancora di uomini, temo che la sua non glielo concederebbe.
Un caro saluto.
Guerriero Alongi

domenica 6 giugno 2010

Oriana Fallaci

"Vi sono momenti nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre".

giovedì 27 maggio 2010

I soliti cialtroni

FAX
TELETU
SERVIZIO CLIENTI
N° FAX:800991026

Riferimenti:
N° di conto:23551911788
N° fattura:23494620326 del 17/05/2010

Data:28/05/2010

Siamo alle solite!
Ma voi mi stare prendendo per “stanchezza” o per il “culo”?
In entrambi i casi ,avete sbagliato persona!

La fattura in riferimento comprende la voce “contributo Tutto compreso” per un periodo (10/04/10-25/04/10) nel quale il servizio avrebbe dovuto essere da tempo disattivato. La richiesta di disattivazione vi era stata da me notificata e motivata addirittura l’8/01/2010 con fax copia del quale vi è stato successivamente trasmesso , su vs inspiegabile richiesta telefonica del 19/01/2010, a mezzo raccomandata AR il 23/01/2010 da voi ricevuta il 26/01/2010. L’importo di 8,844€ è assolutamente arbitrario. Non appena riceverò la fattura aggiornata senza l’importo citato, provvederò immediatamente a pagarla.

La stessa fattura segnala che la precedente N°23492781177 del 17/03/2010 non risulta pagata. E’ vero, e non intendo pagarla fino a quando non avrò una risposta al mio fax del 26/03/2010 nel quale spiegavo i motivi della sospensione del pagamento.

Sapete cosa non sopporto?
La vs ostinazione nel considerare l’Italiano medio uno sprovveduto , nel “giocare” con le tante persone per bene che, per età,timore verso le istituzioni pubbliche o private, non conoscenza di certe dinamiche subdole e quindi delinquenziali mascherate di legalità che molti operatori nel settore dei servizi , e non solo, adottano per quattro luridi soldi in più.

Altro che ”Perché per Tele Tu chi conta sei TU”come recita le solite comunicazione del vostro a.d. campione di fantasia Sig.Marco Bragadin.


Guerriero Alongi

mercoledì 26 maggio 2010

Cara Mariarca

“Cara Mariarca,
da quando te ne sei andata, a volte il mio pensiero corre a te . Domande che non trovano risposte, risposte subito accantonate, dubbi e tanti tanti perché. Con il tuo gesto volevi richiamare l’attenzione da tempo distratta delle istituzioni e della gente ad un maggiore senso di giustizia. Che imperdonabile errore hai commesso! Ma lo sai che già pochi giorni dopo la tua morte la notizia era stata dimenticata? Oggi,a distanza di poco più di un mese nessuno delle persone a cui volevi indirizzare il tuo messaggio si ricorda più di te.
I medici hanno detto che la tua morte non ha alcuna relazione con la tua protesta e magari hanno ragione.
Altri ,i sostenitori del buon governo senza se e senza ma,hanno detto che il governatore della Campania ha avuto ragione a sospendere gli stipendi vista il disastro in cui la sanità campana si trova ,e magari hanno ragione.
Tutti hanno ragione, ma la gente si sente sola , soffre e muore senza una risposta a loro “perché”.
Sai quale è la cosa che non sopporto? Il silenzio della gente rispetto al degrado della società. E’ paradossale che non sia il degrado stesso il problema ,segno che esso è stato ormai metabolizzato e quindi accettato come un fatto normale. Abbiamo forse superato il punto di non ritorno oltre il quale solo un grande e drammatico evento collettivo può riportare l’uomo e i veri valori della vita al centro dell’Universo?
Ho una gran paura!
Il tuo gesto ha rotto questo silenzio e ,come una pugnalata improvvisa , ha penetrato la mia coscienza che si stava addormentando e ho provato un gran dolore rigeneratore.
E adesso che fare?
Ciao Mariarca.
Guerriero”

martedì 16 febbraio 2010

Cara/o lettrice/ore...

Colturano, 16.02.2010


Cara/o lettrice/ore,
un recente botta e risposta apparso su un blog locale ha riportato a galla una domanda che da tempo vagava nella mia mente in cerca di risposta:”ma dove è andato a finire tutto il fermento degli aspiranti amministratori e dei cittadini che si respirava appena 10 mesi fa? “Indubbiamente è stata una bella stagione dove ci si ritrovava per le strade e nei giardini in cerca di consensi, in attesa dei risultati tra musiche, salamelle, dibattiti ecc.
E ora?
Ma sono passati 10 mesi o 10 anni?
In una sorta di ritorno al passato ricordo alcuni fatti.

Una lettera aperta di alcuni cittadini vicini all’amministrazione pochi giorni dopo le elezioni dalla quale riportai l’impressione di una cultura intollerante verso la minoranza che credevo superata.
E poi un certo fastidio della maggioranza durante il primo CC allorché la minoranza chiese un qualcosa che non ricordo che non essendo previsto dal regolamento fu respinto o che indusse addirittura ad ipotizzare la modifica del regolamento sullo specifico.
Insomma, per parlare chiaro, una amministrazione, forse, un po’ troppo chiusa su se stessa. Si ha quasi l’impressione che l’amministrazione tenda a vedere in ogni iniziativa della minoranza un atto di “ostilità” e che quindi reagisca emotivamente di conseguenza. E’ l’atteggiamento che mi lascia perplesso. Quanto al metodo invece, e in punta di diritto, l’Amministrazione ha piena legittimità di utilizzare tutti gli strumenti che il sistema mette a disposizione per governare.
Che ne dici cara/o lettrice/ore?

E la minoranza?Dopo la mobilitazione poderosa e, relativamente parlando, “vincente”delle elezioni, ho quasi l’impressione che essa si sia sciolta come neve al sole. Perché mi chiedo non dare continuità al “Colmo” senza però quei toni polemici comprensibili in campagna elettorale ma insopportabili in una condizione di normale conflittualità politica? La stessa presenza fisica di Barbato in occasioni delle varie iniziative ludico-popolar-religiose mi sembra essersi diradata. Si, lo so, anche lui ha i suoi impegni familiari e di lavoro, ma…
Barbato è un uomo di “comunicazione” e sa meglio di me quanto il cittadino abbia bisogno di riferimenti precisi e costanti per non sentirsi in balia degli eventi. Capisco che possa avvertire un senso di frustrazione nel constatare che il sistema di governo della cosa pubblica non gli dia grandi strumenti a supporto dei suoi intenti, ma lo scorso anno ha perso e se ne deve fare una ragione. Solo così, considerando la sconfitta come un punto di partenza e solo se avrà voglia di “sporcarsi le mani” giorno dopo giorno, credo, la prossima volta potrà vincere.
Sbaglio cara/o lettrice/ore?

E tu/noi cittadino/i, che fine hai/abbiamo fatto?
Siamo onesti almeno una volta: noi riteniamo di aver assolto completamente ai nostri compiti esprimendo il nostro voto per poi diventare cittadini virtuali. E così facendo perdiamo ogni diritto alla proposta e soprattutto alla critica. Come si suole dire, le nostre critiche assumono così il valore dei commenti del “dopo partita” a risultato acquisito e quindi senza il benché minimo valore.
Attraverso quali atti il cittadino che volesse invece partecipare potrebbe essere informato, coinvolto, stimolato?
· Partecipare ai CC, accedere all’Albo Pretorio e consultare gli atti? Troppo ermetico e formale il linguaggio usato per potere essere compreso e soprattutto troppo lontani dal quotidiano molti dei temi trattati. Della registrazione audio/video dei CC non frega niente a nessuno, dei problemi sociali, economici, di sicurezza, dei giovani si.
· Leggere l’Olmo? Troppo auto celebrativo!
· Leggere il Colmo? Sparito!
· Scrivere ai siti web dell’Amministrazione e della minoranza? Nessuno risponde!
· Esprimere le proprie opinioni nei vari Blog? Nessuno li legge.

Insomma, siamo alla solita e ormai trita storia della distanza tra politica e cittadino che si fa sempre più grande. Abbiamo il coraggio di ammetterlo: questa realtà fa comodo a tutti. Alla politica e a noi cittadini. Fino a quando non succede qualcosa di irreparabile che ci tocca in prima persona.
E allora che fare?

Perché l’Amministrazione non indice assemblee pubbliche una due volte l’anno? Immagino un incontro gestito da un cittadino di riconosciuta autorevolezza, dove sia vietata la propaganda, le claque, le gazzarre e qualunque manifestazione poco civile. Un incontro dove prima l’Amministrazione descrive il lavoro fatto, i risultati ottenuti, le difficoltà incontrate e soprattutto, dove il cittadino domanda e l’Amministrazione risponde. Certo, se non si lasciano i pregiudizi a casa, un tale evento è destinato a suscitare scontri verbali e polemici e allora sarebbe un fallimento!
Ma sarebbe più grande dell’attuale fallimento chiamato “silenzio”?
Io dico di no!
Che ne dici cara/o lettrice/ore?

Guerriero Alongi
(guerriero.alongi@libero.it)

CC:redazione L’Olmo
redazione Il Colmo

martedì 9 febbraio 2010

Un bacio

20 gennaio, in Emodinamica c/o gli Ospedali Riuniti di Bergamo per un paio di diagnosi interventistiche previste dopo tre anni dal trapianto.Due assistenti, un tecnico addetto all’eco cardiografo (non sono sicuro che questo sia il nome corretto), ovviamente io e lui, il primario dottor Orazio Valsecchi.Un uomo di grande umanità prima ancora che di grande professionalità, sui 55 anni, barba bianca apparentemente incolta, uno sguardo dolce su una presenza fisica importante.
Si comincia con il cateterismo destro:una sonda inserita attraverso la vena giugulare. Orazio (mi piace chiamarlo per nome) trova subito il giusto accesso e giù , curioso, a guardare nei meandri dei miei due cuori.L’operazione si conclude velocemente senza particolare sofferenza da parte mia.
Poi la coronografia.Questa volta l’accesso è attraverso l’arteria radiale sul polso destro. Sento che Orazio tocca la parte con pressioni variabili delle dita, cambia di posizione, parla con la Dott.ssa Vassilleva già da me incontrata in passato , alla ricerca dell’arteria che..si nasconde a loro. Anestesia e poi cercano di entrare con la sonda. E’ un tentativo lungo,accompagnato da tensione che , benché coperto , avverto nei loro silenzi e movimenti. Ma l’arteria fa la timida o forse la ribelle. Altra anestesia altri tentativi;vani. Poi sento una scossa improvvisa e dolorosa; avevano inavvertitamente toccato un nervo. Si danno il cambio e alla fine ecco che l’arteria decide di collaborare e si fa trovare. Iniziano a navigare all’interno dei miei due cuori. Sullo schermo vedo la sonda passeggiare da una coronaria all’altra e chissà dove, ogni tanto avverto vampate di calore conseguente all’immissione del liquido di contrasto e così via. Al termine , dopo un’ora e mezza,Orazio stacca sonde , sondini, elettrodi e mi fa sedere sul lettino . Per quanto avessi sopportato il dolore con dignitosa sopportazione, mi sentivo provato sul piano fisico e anche psicologico.
Ed ecco che Orazio, accortosi della mia condizione, mi stringe la testa fra le sue mani e mi dà un bacio sulla fronte.
Ha mai provato "lettore distratto" un bacio o un abbraccio affettuoso e virile di un uomo sincero e buono in condizioni di fragilità? E’ una cosa fantastica.Tutto passa, dolore , tristezza, sofferenza e la condizione di quiete ti accompagna nel tempo.E nei momenti di tristezza quella sensazione ritorna e lenisce le pene. Non è solo un fatto terapeutico, ma piuttosto un momento di crescita interiore e di risveglio di quei valori di amicizia,solidarietà, amore ormai nascosti chissà dove.
Ma ci sarà pure un momento, un modo per risvegliarci da questo letargo dell’anima?